Sembra proprio che oggi la fantascienza non la si possa fare se non ci si mette in mezzo la filosofia. L'esempio più recente è ovviamente quello di Interstellar, e ora anche di Arrival.

Mentre a François Truffaut bastavano cinque note per comunicare con gli alieni, qui la linguista Louise (Amy Adams) deve sudare sette camicie per decifrare il linguaggio alieno. Reclutata dall'esercito degli Stati Uniti insieme al fisico teorico Ian (Jeremy Renner) per penetrare il monumentale monolite e 'interrogare' gli extraterrestri sulle loro intenzioni. 

Ma Louise dovrà trovare un alfabeto comune per creare un dialogo con i visitatori. Il mondo intanto impazzisce e le potenze mondiali dichiarano guerra all'indecifrabile alieno. Senza rivoluzionare l'immaginario della science-fiction, il regista canadese Denis Villeneuve evoca un concetto e gli dona una forma. 

Tra le teorie testate da Spielberg (Incontri ravvicinati del terzo tipo) e di Zemeckis (Contact), Arrival non affronta la questione della fine del mondo, non ci sono battaglie sanguinose per vincere il nemico spaziale, ma solo uomini e alieni che provano a comunicare e a comprendersi. 

Sebbene la pellicola sia ambientata in un campo militare della US Army dislocato nel Montana, il film è stato interamente realizzato in Canada. 

Località turistica situata sulla riva sud dell'estuario del fiume San Lorenzo, da cui inizia la Rotta dei navigatori, percorso di centinaia di chilometri lungo il fiume, che venne esplorato da Jacques Cartier. Per le riprese del film sono stati utilizzati circa 250 figuranti del luogo. 

Centro di performing arts più grande del Canada. Dislocato nella parte est del centro cittadino, tra le strade di Saint Catherine e Maisonneuve, nell'area nota come il Quartiere degli Spettacoli, il complesso è sede della Montreal Symphony Orchestra, dei Grands Ballets Canadiens e dell'Opéra de Montréal. La prima parte del complesso venne innaugurata nel 1963. 

Università di lingua francese fondata nel 1879, comprende tredici facoltà, oltre sessanta dipartimenti e due scuole affiliate, l'École Polytechnique, e l'HEC Montréal. Si tratta della maggiore istituzione nel campo della ricerca scientifica in Québec e una delle maggiori in tutto il Canada. 

E' qui che Louise insegna comunicazione.