« La guerra si vincerà o si perderà
sulla spiaggia. Abbiamo una sola possibilità di fermare il nemico: quando sarà
in acqua e cercherà di mettere piede a terra. I rinforzi non arriveranno mai
sul posto dell’attacco, sarebbe follia pensarlo. La linea di difesa sarà qui,
sulla costa. Mi creda, le prime ventiquattr’ore dell’invasione saranno
decisive: per gli alleati, come per la Germania: quello sarà il
giorno più lungo »
Così parlò il Feldmaresciallo Rommel, ipotizzando un’invasione degli
alleati sulle coste della Normandia alcuni giorni prima del vero sbarco,
avvenuto il 6 giugno 1942. Ed è così che Cornelius Ryan decise di intitolare
il suo romanzo storico del 1959, da cui è tratto il film. Il giorno più lungo è girato nello stile di
un film verità. Uscito nel 1962 e diretto da vari registi, tra cui Ken Annakin,
vanta un cast impressionante: John Wayne, Robert Mitchum, Henry
Fonda, Rod Steiger, Richard Burton, Mel Ferrer, Sean Connery, Paul Anka, Robert
Wagner, Richard Todd. Il film illustra le varie fasi dello sbarco alleato in
Normandia con particolare riferimento all'occupazione di Sainte-Mère-lEglise ad
opera di un gruppo di paracadutisti, alla difficile avanzata sulla spiaggia di
"Omaha" e "Utah", all'impossibile scalata della scogliera
di Pointe du Hoc, singole tappe degli sviluppi bellici che portarono
all'inutilizzazione del vallo Atlantico e che segnarono l'inizio definitivo
della disfatta nazista.
Il film è stato girato in Francia, principalmente
in Normandia, ma non solo.
NORMANDIA
Un altro luogo utilizzato per il film è il comune francese di Sainte-Mère-Eglise, piccolo paese di circa mille abitanti della Bassa Normandia. Fu il primo comune ad essere liberato dall’occupazione tedesca nella notte tra il 5 e il 6 giugno 1944, grazie all’intervento dei paracadutisti americani: uno di loro, John Steele, rimase impigliato col paracadute sul campanile della chiesa durante il lancio. Venne fotografato e la sua immagine fece il giro del mondo. Oggi è simbolo non solo del D-Day, ma anche della cittadina, che lo commemora con un manichino appeso da un paracadute dalla torre della chiesa dove accidentalmente atterrò. Anche lo stemma araldico comunale ricorda e onora i paracadutisti caduti durante lo sbarco.
Pointe du Hoc è invece una falesia della costa normanna della Francia, diventata famosa proprio per lo sbarco e per la scalata dei ranger americani lungo la scogliera, alta circa trenta metri, e per l’ingente numero dei caduti. Visitando oggi questo luogo, il terreno sovrastante la scogliera riporta ancora i segni delle bombe esplose, con continui dislivelli e buche profonde.
Per rappresentare uno dei principali luoghi dello sbarco, Omaha Beach, vennero invece scelte le spiagge dell’Ile de Ré, piccola isola di fronte a La Rochelle.
CORSICA
La Corsica venne utilizzata per
rappresentare le scene dello sbarco con attori e comparse, evitando così il
freddo e le condizioni climatiche spesso avverse tipiche delle regioni del
Canale della Manica. Così il cast girò le scene dello sbarco presso le spiagge
della rada della Saleccia, uno dei
posti più selvaggi e belli della Corsica settentrionale, la meta prescelta per
le riprese corali. Nei dintorni della spiaggia non c'è nulla, e prima di
raggiungere un centro abitato bisogna percorrere qualche centinaio di metri per
trovare un campeggio. La spiaggia è molto grande, una distesa di circa 300
metri di sabbia bianchissima con un fondale basso che degrada dolcemente
andando al largo.
CHANTILLY
Vi lascio con una sequenza delle migliori scene del film, dove sicuramente riconoscerete le location di cui vi ho parlato.
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