Il film di cui parliamo questa settimana, ultima opera di Paolo Sorrentino, ha vinto la scorsa settimana il Premio Oscar come miglior film straniero.
Le vicende del protagonista, Jep Gambardella, si mescolano con l'altra vera protagonista della vicenda, Roma, in una carrellata di episodi decadenti, onirici e malinconici che spingono, alla fine della vicenda, ad una reazione attiva del protagonista e a una rottura dalla passività della sua esistenza e dalla frivola apatia dei suoi amici.
Molti di voi avranno riconosciuto molte delle location in cui la vicenda è ambientata: la spettacolarità dell'Anfiteatro Flavio, meglio noto come Colosseo (nome adottato nel Medioevo e dovuta alla prossimità della statua di Nerone, alta circa 34 m e oggi andata persa), di Piazza Navona e Piazza Venezia, dei Fori imperiali e delle Terme di Caracalla, del Gianicolo e dell'Acqua Paola.
Meno sono invece coloro capaci di individuare le ambientazioni più nascoste, conosciute ai veri cultori della capitale.
Ho deciso di dare a questi luoghi, meno noti ma non meno ricchi di storia e significato.
Cominciamo quindi dal compleanno del protagonista.
La scena è stata girata in Via Bissolati, sulla terrazza del Palazzo dell'Ina, dove sopravvive l'ultima insegna al neon della più celebre Via Veneto.
La scelta del luogo non è ovviamente casuale: una grande festa che ha luogo presso quella che fu la via più famosa degli anni '60, grazie a molti film tra cui La Dolce Vita, ed oggi ridotta a viale dei ricordi in rovina, accentua il tema della decadenza e gli stati d'animo celati dai partecipanti alla festa, falsamente felici e volutamente grotteschi.
Il personaggio che più facilmente esprime i suoi falsi sentimenti è proprio il protagonista, che per tutto il film si ritrova a pensare camminando per le strade della sua città . In questo suo vagabondare all'alba scopriamo luoghi incredibilmente suggestivi.
Jep arriva ad una fontana, la cui acqua sgorga dalla bocca di una monumentale maschera marmorea cinquecentesca. Questa si trova in Piazza Pietro d'Illiria, all'ingresso di Parco Savello, meglio noto come Giardino degli Aranci. Il giardino che oggi possiamo visitare, costruito nel 1932, venne commissionato a Raffaele de Vico. Il suo belvedere è stato negli ultimi anni intitolato a Nino Manfredi.
Subito dopo, il silenzio viene rotto da delle bambine, piccole novizie bianche di un convento, e da altri bambini che corrono con una suora in uno splendido palazzo affrescato, con busti marmorei risalenti all'epoca romana: siamo nella loggia del piano nobile di Palazzo Altemps, in Piazza Sant'Apollinare. Questo palazzo fu, dal XV secolo, di proprietà dei Riario e venne in seguito venduta nel XVI secolo al cardinale Soderini e infine al cardinale austriaco Marco Sittico Altemps.
Venne acquisito dal patrimonio dello Stato solo nel 1982. Oggi è sede del Museo Nazionale Romano.
In un'altra scena una madre pare aver perso sua figlia e, visibilmente in ansia, inizia a chiamarla correndo per un grande edificio rinascimentale.
Il Tempietto di San Pietro in Montorio è una piccola costruzione sul colle Gianicolo, Venne progettata all'inizio del Cinquecento da Bramante, su richiesta dei Re di Spagna, per celebrare il punto dove la tradizione dell'epoca individuava il luogo del martirio di San Pietro.
Venne subito incredibilmente ammirata e studiata, tanto da apparire in un affresco del Vasari nella Sala Regia del Vaticano, e hanon poca somiglianza con la costruzione presente nello sposalizio della Vergine di Raffaello.
Pochi minuti dopo, la pellicola ci mostra Jep alle prese con un'intervista ad un'artista d'avanguardia subito dopo la sua performance, che vede la donna lanciarsi contro una grande arcata in pietra prima di urlare, tramortita e ferita, " io non mi amo".
La costruzione che vediamo nella scena è l'acquedotto Claudio, iniziato da Caligola nel 38 a. C. e terminati da Claudio nel 53 d.C.. Questa colossale serie di arcate fa parte del noto Parco degli Acquedotti, tra via delle Capannelle e il quartiere Appio Claudio. La sua gestione e cura è affidata al Parco Regionale dell'Appia Antica.
Jep conosce la spogliarellista Ramona, interpretata da Sabrina Ferilli, e la introduce nel suo mondo, mostrandole come qualsiasi azione sia volutamente teatrale e convenzionale.
Durante una festa, da cui cercano di evadere, si imbattono in Stefano, detentore di tutte le chiavi delle principali residenze storiche romane, in quanto ritenuto da tutti " una persona affidabile".
La loro gita ha inizio e viene mostrata allo spettatore come un susseguirsi di stanze monumentali e buie.
Veniamo trascinati nella notte da una visita silenziosa di Palazzo Spada ai giardini del Priorato di Malta, da Palazzo Braschi a Palazzo Medici, fino ad intravedere, nell'oscurità , l'indiscussa protagonista di Palazzo Barberini, ovverò la splendida Fornarina di Raffaello.
La grande statua monumentale che appare dietro alla panca dove è seduto Jep, intento a scegliere gli abiti di Ramona, nonostante sia prevalentemente immerso nei suoi pensieri, è in realtà posizionata in un luogo aperto e centrale della città .
Sorrentino la riposizione con effetti speciali all'interno di una costruzione marmorea e monumentale.
Ma Marforio è un'enorme scultura in marmo del I secolo d. C. e rappresenta Nettuno ( secondo altre fonti sarebbe Oceano o il Tevere).
Fu una delle sei statue a cui per secoli i romani affidarono le loro lamentele con messaggi anonimi, denominate Statue Parlanti.Venne rinvenuta nel Foro di Marte e poi spostata da Papa Sisto V sul muro a lato dell'Aracoeli. Attualmente è visibile all'ingresso dei Musei Capitolini in Campidoglio.
Proprio quando il protagonista pare irrimediabilmente perso, la Grande Bellezza da lui cercata inizia a farsi intravedere grazie ad una immensa mostra fotografica all'aperto, dove l'artista intervistato da Jep mostra foto di se stesso scattare dal suo primo giorno di vita fino al giorno precedente.
Le foto sono esposte lungo le mura del giardino del Museo Etrusco di Villa Giulia, situata dove la collina dei Monti Parioli scende tra Ponte Milvio e Porta del Popolo: custodisce il celebre Sarcofago degli sposi.
Da questo incontro, e dal più rivelatore incontro con La Santa, Jep troverà finalmente l'ispirazione per il suo nuovo romanzo, e ritroverà quei malinconici ricordi e quelle emozioni che sono La Grande Bellezza nella vita di tutti noi.
3 commenti
C'è sempre da imparare. Grande articolo di una grande blogger.
RispondiEliminagrazie <3
EliminaVoglio consigliarvi un SPA-centro - l’albergo http://wellcum.at/it/ è un ottimo posto per trascorrere del tempo con gli amici e semplicemente per fare una pausa dal trambusto della città .
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